Scrittore e drammaturgo irlandese.
Discendente da una famiglia protestante di ceto medio caduta in povertà,
trascorse a Dublino un'infanzia e una giovinezza difficili, anche a causa del
padre, dedito all'alcolismo. Nel 1976 si trasferì a Londra presso la
madre, insegnante di canto, e diede inizio, tra molte difficoltà
economiche, alla sua attività di scrittore. Fra il 1878 e il 1883 compose
cinque romanzi,
Sashel Byron (1886),
Un socialista asociale
(1887),
Amore tra gli artisti (1900),
Il vincolo irrazionale
(1905) e
Immaturità (1930), pubblicati a puntate su giornali e
riviste, opere minori, nelle quali tuttavia si trovano in nuce trame e
personaggi delle sue migliori commedie. Nel medesimo periodo, la lettura de
Il Capitale di K. Marx si rivelò di fondamentale importanza nello
sviluppo della personalità e delle idee politiche di
S.,
determinando la sua piena adesione al Socialismo. Così egli si iscrisse
alla Fabian Society, fondata nel 1884 da intellettuali che credevano in un
Socialismo riformista, e iniziò a dedicarsi a un'intensa attività
di propaganda delle teorie socialiste. Il suo impegno di oratore e conferenziere
lo mise in contatto con alcune tra le personalità più note
dell'epoca, in ambito letterario ed artistico. Fu proprio grazie all'appoggio di
William Archer (critico teatrale e traduttore del drammaturgo norvegese Ibsen)
che
S. riuscì a entrare a far parte del mondo del giornalismo: fu
critico d'arte per il periodico “The World”, critico letterario per
la “Pall Mall Gazette” e dal 1888 al 1890 critico musicale (uno dei
più autorevoli dell'epoca) per la rivista “The Star”,
componendo con lo pseudonimo di
Corno di Bassetto. I suoi contributi nel
campo della critica musicale furono raccolti, in seguito, in un volume,
Musica londinese 1888-89 (1937). Nel 1895 divenne critico teatrale del
periodico “Saturday Review”, scrivendo una serie di articoli poi
editi con il titolo
Saggi e opinioni drammatiche (1907), per mezzo dei
quali contribuì, grazie alla sua acuta polemica, al rinnovamento del
teatro britannico. Come critico drammatico sostenne Ibsen quando l'autore
norvegese venne ritenuto pericolosamente modernistico, e nel 1891
pubblicò
La quintessenza dell'Ibsenismo, che rimane uno dei suoi
saggi più significativi. In ambito musicale, la passione per Wagner
spinse
S. a dedicargli nel 1898 uno dei suoi saggi maggiori,
Il
Wagneriano perfetto. Fra le altre sue opere di carattere saggistico sono da
menzionare i
Saggi fabiani (1884), che contengono le linee essenziali del
suo pensiero, nonché i più tardi
Guida della donna intelligente
al Socialismo e al Capitalismo (1928) e
Il credo politico di chiunque
(1944), accomunati dalla passione politica e sociale manifestata in essi
dall'autore e dall'alternanza di argomentazioni ora serie e profonde, ora facete
e paradossali. Già dal 1885
S. aveva iniziato a comporre per il
teatro, con la commedia
Le case del vedovo, ambientata negli squallidi
slum londinesi, che fu rappresentata per la prima volta nel 1892, per
l'inaugurazione dell'Independent Theatre; al biennio successivo risale la
stesura di due altre commedie,
Il cascamorto (1893) e
La professione
della signora Warren (1894), che furono pubblicate ma non portate sulle
scene (nel 1894 quest'ultima opera, che affrontava il problema della
prostituzione senza condanne moralistiche e in rapporto all'ordine sociale
esistente, fu vietata dalla censura e arrivò sulle scene inglesi solo nel
1902). Le tre commedie citate, insieme ad altre quattro scritte nel medesimo
periodo, furono pubblicate nel 1898 con il titolo di
Commedie gradevoli e
sgradevoli. Le quattro “commedie gradevoli” sono
Le armi e
l'uomo (1894), satira del Romanticismo e della falsa gloria della guerra,
Candida (1895), una delle sue opere più acute e sicuramente quella
più vicina al teatro di Ibsen,
L'uomo del destino (1897) e
Non
si può mai dire (1898). Nel 1898 sposò l'ereditiera irlandese
Charlotte Payne-Townshend e da allora
S. si dedicò esclusivamente
al teatro, scrivendo opere di grande successo, molte delle quali per il Royal
Court Theatre di Granville-Barker. Nel 1901 uscì un'altra raccolta,
Tre commedie per puritani, comprendente
Il discepolo del diavolo
(1897),
Cesare e Cleopatra (1899)
e
La conversione del capitano
Brassbound (1899), composte e pubblicate negli anni precedenti. Pur essendo
molto apprezzate negli Stati Uniti d'America, le opere di
S. non
riuscirono subito ad affermarsi in Inghilterra: il successo arrivò solo
nella stagione 1903-05, con la messa in scena di ben tre
pièce,
Uomo e superuomo (1903),
L'altra isola di John Bull (1904) e
Il
maggiore Barbara (1905). Seguirono quindi
Il dilemma del dottore
(1906), pungente satira contro la scienza medica,
Pigmalione (1913),
forse la sua opera più famosa presso il pubblico, e
Androclo e il
leone (1913). Durante il primo conflitto mondiale, fu accusato di propaganda
antibritannica per la pubblicazione di
Il senso comune sulla guerra
(1914) e per questo fu trattato con aperta ostilità. Tuttavia, dopo
la fine del conflitto ottenne nuovamente popolarità presso i reduci con
Le armi e l'uomo. Inoltre, a riconoscimento della sua straordinaria
statura di intellettuale e di scrittore, nel 1925 fu insignito del premio Nobel
per la letteratura. La sua carriera teatrale si chiuse con
Torniamo a
Matusalemme (1922) e
Santa Giovanna (1923), quest'ultima una delle
figure più umane e suggestive da lui create, anche se continuò a
comporre quasi fino alla morte; fra le sue ultime opere, più inclini a
una valutazione satirica e drammatica dell'esistenza, sono da ricordare
Troppo bello per essere vero (1931),
Fra gli scogli (1933),
La
milionaria (1935),
Ginevra (1938). Rimasto vedovo nel 1943, trascorse
gli ultimi anni della sua vita nella sua casa di Ayot Saint Lawrence. Deciso
fautore di un teatro di idee basato su un progetto di rigenerazione sociale,
S. creò i suoi personaggi come portavoce delle proprie teorie e
opinioni. Del declinante spirito vittoriano e puritano e della società
della fine del secolo, egli non si lasciò sfuggire nessuna delle
debolezze, colpendole con la sua critica feroce e pungente: mise a nudo le
contraddizioni dei valori convenzionali, demolì le false illusioni,
mostrò l'inconsistenza degli ideali (l'amore, la famiglia, l'eroismo, la
scienza) indicati come i fondamenti della società civile. Tipico
esponente della borghesia intellettuale antiborghese, affidò il suo
messaggio di progresso sociale e dello spirito soprattutto alle commedie,
caratterizzate dalla vivacità del dialogo, dall'intelligenza del
dibattito, dall'acuta caratterizzazione dei personaggi (Dublino 1856 - Ayot St.
Lawrence, Hertfordshire 1950).
LE OPERE DI GEORGE BERNARD SHAW
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Opere teatrali
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1892 1893 1894 1894 1895 1897 1897 1898 1899 1899 1903 1904 1905 1906 1913 1913 1920 1922 1923 1927 1929 1931 1933 1933 1935 1938 1939
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Le case del vedovo Il cascamorto La professione della signora
Warren Le armi e l'uomo Candida L'uomo del destino Il
discepolo del diavolo Non si può mai dire Cesare e Cleopatra La
conversione del capitano Brassbound Uomo e superuomo L'altra isola
di John Bull Il maggiore Barbara Il dilemma del
dottore Pigmalione Androclo e il leone Casa cuorinfranto Torniamo a
Matusalemme Santa Giovanna L'imperatore d'America Il
carretto delle mele Troppo bello per essere vero Fra gli
scogli Avventure di una ragazza nera in cerca di Dio La
milionaria Ginevra Ai bei tempi del buone Carlo
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Saggi
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1884 1891 1898 1907 1914 1928
1937 1944
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Saggi fagiani La quintessenza dell'ibsensismo Il wagneriano
perfetto Saggi e opinioni drammatiche Il senso comune sulla
guerra Guida della donna intelligente al Socialismo e al
Capitalismo Musica londinese 1888-89 Il credo politico di
chiunque
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Romanzi
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Romanzi della mia minore età Sashel Byron Un socialista
asociale Amore fra gli artisti Il vincolo
irrazionale Immaturità
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